Come stabilito dall’art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023, e come prorogato dall’art. 1, commi 399-400, della Legge n. 207/2024, è prevista per i periodi di imposta 2024, 2025, 2026 e 2027 una maggiorazione del costo ammesso in deduzione per le nuove assunzioni di personale.
In particolare, per i titolari di reddito di impresa e per gli esercenti arti e professioni che effettuano nuove assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato, è riconosciuta una maggiorazione fiscale del 20% del costo del lavoro ai fini IRES/IRPEF; al fine di beneficiare della deduzione è necessario che ricorrano entrambe le seguenti condizioni:
- incremento occupazionale al termine del periodo d’imposta, ossia il numero dei dipendenti a tempo indeterminato a fine esercizio deve superare il numero dei dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato alla fine del precedente esercizio;
- incremento occupazionale complessivo al termine del periodo d’imposta, ossia il numero dei dipendenti complessivo, inclusi quelli a tempo determinato, a fine esercizio deve superare il numero dei dipendenti complessivo mediamente occupato alla fine del precedente esercizio.
La determinazione della maggiorazione fiscale del 20% sarà calcolata sul minor importo tra:
- il costo effettivo dei nuovi assunti a tempo indeterminato;
- l’incremento del costo complessivo del personale rispetto a quello relativo al periodo precedente.
Oltre ai contratti di nuova assunzione a tempo indeterminato, sono considerati anche le trasformazioni di contratti da tempo determinato ad indeterminato dalla data di conversione del contratto. Infine il comma 400, lett. b), dell’art.1 della suddetta Legge di Bilancio 2025 prevede che per la determinazione degli acconti dovuti per il periodo d’imposta successivo, non venga considerata tale maggiorazione del costo del personale ammesso in deduzione.
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