L’art. 1 del D.L. n. 167 del 14/11/2024 ha previsto la riapertura dei termini per aderire al Concordato Preventivo Biennale per tutti i soggetti ISA (non riguarda, quindi, i soggetti forfetari ed i soggetti esclusi ISA, tra cui quelli con ricavi di ammontare pari o superiori nel 2023 ad euro 5.164.569), che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il termine del 31.10.2024 e che, pur avendone i requisiti, non hanno aderito al CPB.
Il nuovo termine per aderire è fissato al 12.12.2024 e, per l’accesso al nuovo istituto, è necessario che la dichiarazione integrativa da presentare non riduca l’imponibile o il debito d’imposta, né aumenti il credito rispetto alla dichiarazione originaria.
CHE COS’È IL CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE
Come comunicato nelle precedenti circolari sull’argomento, il CPB è una proposta formulata dall’Agenzia delle Entrate per definire in via anticipata e forfettaria le imposte per il biennio 2024-2025, a prescindere dal reale reddito conseguito.
Con la riapertura dei termini sopra citata, è consentito l’accesso al CPB ai contribuenti tenuti all’applicazione degli ISA per i quali non si verificano le condizioni ostative previste dal decreto CPB e, in particolare, non potranno aderire i contribuenti che:
- possiedono debiti tributari e previdenziali definitivamente accertati complessivamente superiori ad euro 5.000,00 al 31.12.2023, a meno che non siano stati riportati sotto tale soglia o rateizzati prima dell’adesione;
- non hanno presentato la dichiarazione dei redditi per almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quelli di applicazione del concordato, in presenza dell’obbligo di effettuare tale adempimento;
- hanno ricevuto condanne per reati previsti dal D.Lgs. n. 74/2000, dall’articolo 2621 del codice civile, nonché dagli articoli 648-bis, 648-ter e 648-ter 1 del codice penale (falso in bilancio, false comunicazioni sociali, riciclaggio/autoriciclaggio, patteggiamento con 2 anni di pena detentiva), commessi negli ultimi tre periodi d’imposta antecedenti a quelli di applicazione del concordato;
- hanno conseguito redditi esenti, esclusi o non concorrenti alla base imponibile in misura superiore al 40 per cento del reddito derivante dall’esercizio d’impresa, arte o professione;
- nel 2024 hanno effettuato operazioni di fusione, scissione, conferimento o modifiche alla compagine sociale (esclusa la sola ripartizione di quote);
- non hanno presentato la dichiarazione dei redditi relativa al 2023 entro il termine del 31.10.2024.
Nei confronti dei soggetti ISA che hanno aderito al concordato, l’eventuale attività di accertamento per i periodi d’imposta oggetto di CPB, non assume a riferimento ricostruzioni analitico-induttive.
SCUDO FISCALE PER GLI ANNI 2018-2022
In sede di conversione in Legge del D.L. 113/2024 (Decreto Omnibus), avvenuta lo scorso 9 Ottobre 2024, è stata introdotta anche la possibilità di definire e di regolarizzare in misura agevolata i redditi non dichiarati nei periodi d’imposta compresi tra il 2018 ed il 2022 da parte dei soggetti ISA che aderiranno al CPB per gli 2024-2025, versando un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, delle relative addizionali e dell’IRAP sui maggiori redditi, determinati in base al proprio punteggio ISA (per ulteriori dettagli, si rinvia alla circolare dello scorso 16.10.2024).
Segnalo a tutti, però, che l’adesione al Concordato Preventivo Biennale per i soggetti ISA comporta la proroga al 31.12.2025 dei termini di decadenza per gli accertamenti fiscali che sarebbero scaduti il 31.12.2024; inoltre, per i soggetti ISA che aderiscono anche al ravvedimento speciale per una o più annualità comprese tra il 2018 e il 2021, i termini per gli accertamenti verrebbero tutti prorogati al 31.12.2027.
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